Non si fanno attendere nel frattempo le reazioni internazionali alla notizia choc del prelievo forzoso: la più tagliente quella del premier russo Dmitry Medvedev, che vede questa misura "una decisione controversa" che "assomiglia a una confisca di fondi stranieri", cui si aggiunge la secca definizione del portavoce di Vladimir Putin, che la considera "ingiusta, non professionale e pericolosa".
Del resto non è mistero che gran parte del tessuto finanziario e produttivo cipriota sia legato ai grandi interessi russi, tanto che si stima che i prestiti erogati dalle banche russe alle imprese russe con sede a Cipro siano nell'ordine di 30 /40 miliardi di dollari. Il Micex, l'indice principale della borsa russa, in questo momento segna un ribasso di oltre 2,6%.