Il grande fratello, temuto e combattuto alla fine è arrivato tra noi contribuenti. E' infatti prontissimo al varo il provvedimento dell'agenzia delle Entrate che integrerà il già cospicuo archivio dei rapporti finanziari. Prende forma dunque il nuovo sistema di controllo rafforzato che opererà direttamente sui saldi e sui movimenti degli estratti dei conti correnti e degli altri tipi di strumenti finanziari rendendo così superato il concetto di "segreto bancario!".
Il provvedimento del direttore dell'Agenzia, Attilio Befera, attua le disposizioni dell'articolo 11, commi 2 e 3, del Dl 201/11, convertito con modificazioni dalla legge 214/11 .
Tutti gli intermediari finanziari elencati all'articolo 7, (già comunque in precedenza obbligati alla comunicazione all'anagrafe tributaria prevista dal provvedimento del 19 gennaio 2007), come banche, le poste italiane, gli intermediari finanziari, le imprese e gli organismi di investimento collettivo del risparmio e le sgr (società di gestione del risparmio) saranno obbligate a segnalare sia i dati identificativi del rapporto, sia quelli del codice univoco, riferito al soggetto persona fisica o non fisica che ne ha la disponibilità e a tutti i cointestatari (nel caso di intestazione a più soggetti), nonché i dati relativi al saldo iniziale al 1° gennaio e al saldo finale al 31 dicembre per poter così controllare l'andamento dei portafogli di ciascun contribuente.
Nel calderone delle informazioni confluiranno oltre al controllo dei conti correnti, i conti deposito titoli, le gestioni patrimoniali, i rapporti fiduciari (legge 1966/39), le carte di credito/debito, le operazioni extra-conto, le cassette di sicurezza (relativamente al numero di accessi annuali), certificati di deposito e buoni fruttiferi e contratti derivati. Sono esclusi, invece, fondi pensione e finanziamenti